Sulla sessualità e sul piacere di una donna solo da qualche anno si è iniziato a voler approfondire l’argomento. Il piacere sessuale che la donna riceve, può essere stimolato da diversi punti e tutti questi punti sono un mondo vergine visto che ogni donna poi è unica a sé. Tra questi punti quello definito punto G è diventato una leggenda vera e propria. Non tutte le donne sanno bene dove si trova il loro punto G, qualcuna afferma anche di non averlo. Individuata da uno studioso tedesco, è quella zona interna alla parete vaginale, verso l’ombelico. È possibile individualo con le dita all’interno della vagina o con sex toys specifici proprio per il punto G. Tutte le donne hanno questa parte così sensibile che porta all’orgasmo in modo così intenso da provocare anche la cosiddetta eiaculazione femminile, ma non tutte lo hanno trovato. Tanto dipende dal partner esperto o curioso di collaborare alla ricerca o dipende anche da quanto la donna abbia il desiderio di intrattenersi in indagini approfondite. Quello che succede una volta provato è qualcosa davvero di esplosivo, occhio a chi si ritrova sotto.

Quando una donna raggiunge il massimo piacere dal punto G

La ricerca del punto G prevede la consapevolezza di accettare che ci sia un luogo all’interno del corpo di una donna che alla dovuta stimolazione provochi delle reazioni anche fuori dagli schemi. La fuoriuscita di liquido che arriva con il medesimo stimolo dell’urina, è una di queste reazioni. Potrebbe essere di qualche goccia come piuttosto di uno scorrere di liquido, come fosse uno schizzo nella quantità simile a quella di un’eiaculazione maschile. Per chi lo ha provato può risultare davvero molto eccitante.
Per trovare il tesoro nascosto, il famigerato punto G ci sono diversi modi, si diceva. La stimolazione sessuale, fa proprio gonfiare la parte interessata, lungo il canale dell’uretra, a poco più di 5 cm dall’ingresso della vagina, verso lo stomaco. Una volta sollecitato permette di vivere emozioni che tolgono il fiato, quelle in cui la mente ti si annebbia e a malapena riconosci il compagno di giochi che hai vicino, se è stato parte anche lui del ritrovamento. L’orgasmo attraverso il punto G è diventata una specialità tanto che ci hanno costruito giocattoli apposta per stimolarlo.

I sex toys per il punto G

I sex toys non sono più le classiche mascherine, i dildo colorati o le manette piumose. Adesso puoi comandare il vibratore nella vagina anche a distanza e puoi farlo da un’applicazione al cellulare anche da un altro Paese nel mondo! Tra le manette e i comandi dal telefonino c’è anche la sezione dedicata ai vibratori per il punto G. Sono accessori per il piacere femminile dalla forma fallica, spesso liscia più che realistica, con la punta ricurva. Questa deviazione della punta è stata pensata per raggiungere il punto G, e quindi un fallo con una piega di questo genere, una volta entrato, va a fare il lavoro per cui è stato progettato. Assicuratevi che le pile all’interno siano cariche, se si è scelto di provare uno stimolatore per il punto G anche vibratore, e lasciatevi coccolare da un professionista. Eh si, perché questo strumento di piacere non si stanca, non sbaglia con la pressione o i colpi sulla parete del complesso clitorideo e potete comandarlo senza che si offenda. Si potrebbe anche giocare con il compagno di sesso e utilizzare entrambi il giocattolino. Sta a voi decidere chi comanda.

Le posizioni del Kamasutra per il punto G

Il buon vecchio e caro manuale di sesso, l’intramontabile Kamasutra, offre diversi spunti se invece di tentare la strada del sex toy per la ricerca, si vuole portare il piacere dal punto G, passando per una sana trombata. Il trucco è pensare a tutte quelle posizioni in cui la parete dell’uretra viene stimolata durante il rapporto. La posizione dell’amazzone è quella che più lo permette, lei sopra lui a cavalcare come non l’avesse mai fatto, con la schiena incurvata per sentire il membro di lui premere nella penetrazione in quel luogo meglio identificato sopra come punto G. Altra posizione è la pecorina, che permette di raggiungere il punto G, se penetrata dall’ano, stimolando sia con la mano propria che quella del maschio alfa. Il manuale illustra altre tecniche ma bisogna sempre valutare in che forma fisica siete prima di rimanerci incastrati!

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