Il Bondage è una pratica erotica antichissima nata inizialmente in Giappone, che consiste in un vasto insieme di tecniche incentrate sulla schiavitù sessuale, basate su costrizioni fisiche più o meno accentuate, e che permettono, se eseguite in sicurezza e correttamente, di provare un piacere profondo ed unico.

Sono tantissime le diverse tipologie di posizioni che si possono eseguire, attraverso l'utilizzo di corde, catene, ma anche di bavagli e bende, tuttavia è utile specificare che qualunque tecnica scelta, deve coincidere con imprescindibili sentimenti personali e di fiducia che si instaurano tra i partner, che decidono di intraprende il Bondage.

Il dorso di tartaruga è una delle migliore tecniche Bondage, in cui la parte superiore del corpo viene bloccata grazie all'utilizzo di una corda abbastanza lunga, di circa 10-15 metri, con cui si inizia a legare la vita del partner facendola poi passare in mezzo alle gambe, fermandola con un nodo e portandola fino a sopra i seni, inglobando nella stretta le spalle e in seguito le braccia che vengono legate dietro la schiena, piegate in modo che le mani possano afferrare i gomiti.

La sospensione a testa in giù è un’altra tecnica molta diffusa e conosciuta, decisamente appagante per chi svolge il ruolo di dominatore, in quanto stimola la sensazione di controllo totale sul dominato.
E' molto importante eseguirla in totale sicurezza, scegliendo delle attrezzature idonee e dei punti sui quali appendersi, che possano efficacemente sopportare il peso del corpo per evitare possibili cadute.
Viene generalmente effettuata legando le caviglie e issando la persona attraverso una carrucola, le gambe possono rimane distese oppure piegate.

Particolare attenzione deve essere data all'afflusso continuo di sangue alla testa, in quanto può portare allo svenimento.

Differente per via del tratto di corpo da legare scelto, ma molto simile alla precedente, è la semplice legatura dei polsi dietro la schiena.
Si consiglia di effettuarla con corde morbidi, stringendo il tanto giusto senza arrecare fastidio fisico al partner, ricordandosi di non lasciarlo mai da solo in questa procedura, tenendo delle forbici sempre a portata di mano.

Oltre i polsi e la parte superiore del corpo, è possibile legare anche quella inferiore: dopo aver fatto distendere il proprio partner, si affiancano le caviglie legandole con utilizzo di una corda dalle dimensioni adeguate, facendola passare in entrambe le direzione allo scopo di creare una sorta di cappio, senza però far sì che si sovrapponga su se stessa ma solo che si affianchi lungo le gambe, poiché questo potrebbe arrecare fastidio, facendo infine un nodo abbastanza ma non troppo stretto.
Una variante di questa tecnica consiste nello stesso procedimento, con la differenza che le caviglie vengono incrociate e non affiancate prima di essere legate.

L'ultima tecnica anche questa molto in voga e famosa, viene chiamata la posizione comoda.

Abbastanza facile da eseguire con un poco di pratica e specifico allenamento, consente di effettuare il Bondage immobilizzando nello specifico, sia gli arti che la parte superiore del corpo.
Utilizzando una corda di 8 o 10 metri in base alla corporatura, questa viene piegata e posta dietro il collo del partner in posizione eretta, facendola passare sotto le ascelle, quindi incrociata dietro la schiena portandola subito dopo più in basso, all'altezza indicativa dei genitali, proseguendo avvolgendola nella coscia insieme al palmo di una mano, eseguendo infine ben quattro giri completi, stretti adeguatamente in modo da evitare dolore, possibilmente causato dalla corda che striscia sulla pelle nuda.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *